Anais Ginori (Roma, 1975). Giornalista, lavora a La Repubblica dal 1999

lunedì 3 settembre 2012

Anne alla conquista di Parigi

PARIGI - Il suo ultimo libro s'intitola “Lavorare sull'orlo della crisi di nervi”. Eppure Anne Hidalgo non è una donna che perde facilmente la calma, neanche quando deve combattere il venticello della calunnia. Questa ex ispettrice del lavoro, che si è occupata di mobbing e sicurezza sui cantieri, è una delle donne più potenti della capitale. La migliore, aggiunge Bertrand Delanoë che vorrebbe lasciare al suo vicesindaco le chiavi della città prima di andarsene nel 2014. Sembra un appuntamento lontano e invece i giochi politici sono già incominciati. Parigi non è solo la capitale ma il pianeta intorno a cui continua a girare l'intera società francese, a dispetto degli sforzi per decentralizzare lo Stato. Ecco perché Hidalgo annuncerà già questa settimana la sua candidatura, con quasi due anni di anticipo. Un modo per bruciare le chances di altri possibili nomi dentro al partito socialista e di organizzare subito una continuità all'Hotel de Ville, strappato oltre dieci anni fa all'egemonia della destra.
La bella Anne, 53 anni, sembra invicibile secondo i sondaggi. Caschetto moro, frangia a incorniciare gli occhi scuri, è definita dai suoi collaboratori una dama di ferro. Una zarina, dicono i nemici. Forte del suo passato di militanza nel sindacato, è capace di andare allo scontro frontale senza paure, che sia per difendere il contestato progetto di ricostruzione delle Halles, oppure per salvare il suo onore. Qualche settimana fa, ha dato incarico al suo avvocato di diffidare Twitter. Alcuni utilizzatori anonimi avevano scritto di un suo presunto figlio illegittimo avuto con François Hollande. Hidalgo non è riuscita a far rimuovere le illazioni, e ha invece ottenuto che si diffondessero ancora di più, con un meccanismo perverso ben oliato.
Sono i primi colpi bassi in una battaglia per la conquista della Ville Lumière che si farà sempre più dura nei prossimi mesi. Membro del partito socialista dal 1994, Hidalgo ha iniziato la sua scalata al potere con Martine Aubry, di cui ha sposato il capo di gabinetto, Jean-Marc Germain. Fedelissima dell'attuale Segretaria del Ps, ne è stata anche portavoce durante le primarie (perse) contro Hollande. Ma il suo vero pigmalione è stato Delanoë, che l'ha chiamata con sé, dopo essere stato eletto sindaco di Parigi nel 2001. Lui l'ha nominata a capo della Banca del Tempo e poi vicesindaco con delega all'urbanistica. Un polo di interessi, soldi e potere. Hidalgo cura importanti cantieri, come il Grand Paris, o la riqualificazione dei quartieri popolari nel nord della capitale.
Madre di tre figli, è un femminista convinta, ma a modo suo. Si è battuta per i centri che danno assistenza contro la violenza domestica, poi però è stata una delle più acerrime nemiche della candidatura all'Eliseo di Ségolène Royal. “Non si può strumentalizzare il fatto di essere donna” disse nel 2007. La militanza socialista nasce da lontano. Aveva due anni, quando i suoi genitori lasciarano l'Andalusia per fuggire dal franchismo. Della terra natale ha mantenuto un temperamento fiero, la predilezione per i vestiti neri, e un attaccamento alla storia democratica della Spagna. Ha fatto apporre una lapide a Parigi per ricordare i repubblicani rifiugiati nella capitale durante la dittatura, e re Juan Carlos l'ha insignita del titolo di commendatore.
Secondo una ricerca pubblicata ieri dal Journal du Dimanche, se si votasse oggi Hidalgo vincerebbe con il 54% delle preferenze, di fronte all'ex premier François Fillon, ipotetico candidato dell'Ump. Il partito della destra non si è ancora ripreso dalla sconfitta di Nicolas Sarkozy e ha parecchi problemi da risolvere al suo interno prima di affrontare la sfida nella capitale. Dopo due mandati, Delanoë ha conservato gran parte della sua popolarità. Primo politico francese a fare outing, il sindaco di Parigi ha svecchiato l'immagine della città con alcuni concetti poi esportati nel mondo come le “notti bianche” e “Velib”, i distributori di biciclette. Il turismo è in costante aumento, nonostante la crisi. “Sindaco di Parigi? E' il sogno di una vita” ha confessato Hidalgo qualche mese fa. La corsa è ancora lunga e disseminata di ostacoli, ma lei non è una donna che non si lascia sfuggire un sogno.

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