La bella
Anne, 53 anni, sembra invicibile secondo i sondaggi. Caschetto moro,
frangia a incorniciare gli occhi scuri, è definita dai suoi
collaboratori una dama di ferro. Una zarina, dicono i nemici. Forte
del suo passato di militanza nel sindacato, è capace di andare allo
scontro frontale senza paure, che sia per difendere il contestato
progetto di ricostruzione delle Halles, oppure per salvare il suo
onore. Qualche settimana fa, ha dato incarico al suo avvocato di
diffidare Twitter. Alcuni utilizzatori anonimi avevano scritto di un
suo presunto figlio illegittimo avuto con François Hollande. Hidalgo non è riuscita a far rimuovere le
illazioni, e ha invece ottenuto che si diffondessero ancora di più,
con un meccanismo perverso ben oliato.
Sono i primi
colpi bassi in una battaglia per la conquista della Ville Lumière
che si farà sempre più dura nei prossimi mesi. Membro del partito
socialista dal 1994, Hidalgo ha iniziato la sua scalata al potere con
Martine Aubry, di cui ha sposato il capo di gabinetto, Jean-Marc
Germain. Fedelissima dell'attuale Segretaria del Ps, ne è stata
anche portavoce durante le primarie (perse) contro Hollande. Ma il
suo vero pigmalione è stato Delanoë,
che l'ha chiamata con sé, dopo essere stato eletto sindaco di Parigi
nel 2001. Lui l'ha nominata a capo della Banca del Tempo e poi
vicesindaco con delega all'urbanistica. Un polo di interessi, soldi
e potere. Hidalgo cura importanti cantieri, come il Grand Paris, o la
riqualificazione dei quartieri popolari nel nord della capitale.
Madre di tre
figli, è un femminista convinta, ma a modo suo. Si è battuta per i
centri che danno assistenza contro la violenza domestica, poi però è
stata una delle più acerrime nemiche della candidatura all'Eliseo di
Ségolène Royal. “Non si può strumentalizzare il fatto di essere
donna” disse nel 2007. La militanza socialista nasce da lontano.
Aveva due anni, quando i suoi genitori lasciarano l'Andalusia per
fuggire dal franchismo. Della terra natale ha mantenuto un
temperamento fiero, la predilezione per i vestiti neri, e un attaccamento alla storia democratica della Spagna. Ha fatto apporre una lapide a Parigi per ricordare i
repubblicani rifiugiati nella capitale durante la dittatura, e re Juan Carlos l'ha insignita del titolo di commendatore.
Secondo
una ricerca pubblicata ieri dal Journal du Dimanche, se si votasse
oggi Hidalgo vincerebbe con il 54% delle preferenze, di fronte all'ex premier
François Fillon, ipotetico candidato dell'Ump. Il partito della
destra non si è ancora ripreso dalla sconfitta di Nicolas Sarkozy e
ha parecchi problemi da risolvere al suo interno prima di affrontare
la sfida nella capitale. Dopo due mandati, Delanoë
ha conservato gran parte della sua popolarità. Primo politico francese a fare
outing, il sindaco di Parigi ha svecchiato l'immagine della città
con alcuni concetti poi esportati nel mondo come le “notti bianche”
e “Velib”, i distributori di biciclette. Il turismo è
in costante aumento, nonostante la crisi. “Sindaco di Parigi? E' il
sogno di una vita” ha confessato Hidalgo qualche mese fa. La corsa
è ancora lunga e disseminata di ostacoli, ma lei non è una donna
che non si lascia sfuggire un sogno.
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